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Viaggio in italia di Goethe(parte1)
Chi vuol capire che cos'è la poesia
Deve andare nella terra della poesia;
Chi vuol capire i poeti
Deve andare nella terra dei poeti.
Uno dei motivi che lo spinse a lasciare Weimar fu la necessità di nuove prospettive, di un nuovo "sguardo sul mondo" cui potersi basare per le sue opere future. Ormai sentiva di aver prevaricato le istanze dello Sturm und Drang; se non come uomo, almeno come artista. L'euforia di Jena (i suoi incontri con giovani intellettuali e poeti quali Fichte, Humboldt, Sophie Mereau, Hölderlin, Schiller...) durò solo una stagione: dal 1774 al 1775. Ma questo pur breve periodo (in cui videro la luce le Märchen di Goethe) influenzò tutti i componenti del gruppo. A Weimar Goethe era già un grande artista; anzi: il successo de I Dolori aveva fatto di lui l'unica attrazione turistica della città; tuttavia, il suo viaggio in Italia (il primo: 1786-88) fu decisivo per confermarlo - al mondo e a se stesso - "genio universale".
Dopo un colloquio col duca Carlo Augusto (che si mostrò alquanto contrariato ma che, tuttavia, accondiscese), Goethe partì in direzione Karlsbad (Boemia) il 3 settembre 1786. Da lì poi verso il Brennero, dove arrivò l'8 settembre.
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